Gli NFT, come ben sappiamo, garantiscono ad un acquirente non solo di poter reclamare ufficialmente il possesso di un prodotto digitale, ma anche l’originalità dello stesso. Ed è proprio il fatto di essere originale, unico o in edizione limitata, a dare valore più o meno alto a un NFT, equiparandolo così a un’opera d’arte.
Insomma, la rarità è una delle caratteristiche principali da valutare per individuare il giusto valore di un singolo NFT, passaggio indispensabile per attribuirgli anche un prezzo, da pagare per acquistarlo o da ricevere se lo si vende. Conoscere il valore di un NFT non ha solo una rilevanza simbolica, ma anche molto concreta.
La domanda, quindi, sorge spontanea: come calcolare la rarità di un NFT? Quali elementi sono da prendere in considerazione e come interpretali? Interrogativi di cui è importante riuscire a rispondere, se siete appassionati di collezioni NFT.
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Calcolare la rarità di un NFT: perché è importante
Sfogliando le diverse collezioni di NFT su OpenSea, il più fornito ed utilizzato marketplace di settore, si può notare che ad ogni NFT sono attribuite diverse caratteristiche, chiamate tratti. Per fare un esempio concreto, possiamo prendere in considerazione la collezione Bored Ape Yacht Club, raccolta di immagini di scimmie a cartone animato, a firma della società Yuga Labs.
Ogni immagine è accompagnata da una sorta di scheda tecnica che ne analizza i diversi tratti come gli occhi, la bocca, la pelliccia o lo sfondo; per ogni tratto viene indicato in percentuale quante altri NFT della collezione hanno la medesima caratteristica.
Questo dà già una prima indicazione della rarità di un NFT, ma il problema è che ci sono diversi tratti, cosa che obbliga a un raffronto piuttosto complesso. Per questo è necessario riuscire a identificare un comune denominatore, insomma una unica “unità di misura” del valore di un NFT, per poterlo facilmente classificare.
Per rispondere a questa esigenza, è stato trovato più di un modo. Vediamo quali sono i più diffusi.
Come calcolare la rarità di un NFT: i metodi più diffusi
Trait Rarity Ranking
Continuiamo a usare come esempio alcune immagini della collezione Bored Ape. Di ciascuna, prendiamo l’elenco di tratti con la relativa percentuale di rarità, e mettiamole in ordine dal più raro al più comune per ogni immagine.
Risulterà quindi che una immagine è più rara per il tratto “bocca”, una per quello “occhi” e così via. Questo si chiama appunto Trait Rarity Ranking, letteralmente classifica di rarità dei tratti ed è indubbiamente un metodo rapido e intuitivo per creare un certo ordine fra una serie di NFT.
Lo svantaggio, però, è che dà un risultato piuttosto parziale. Perché?
Esaminiamo alcune immagini della collezione Bored Ape. La #73 ha un tratto piuttosto raro, la pelliccia, che solo lo 0,46% delle altre figure possiede. Paragoniamola alla #9941, il cui tratto più raro è la bocca, con una rarità dello 0,28%. La #9542 ha però un coefficiente di rarità della bocca ancora più appetibile, ovvero 0,26%.
Quindi la più rara, secondo questo metodo di calcolo, è proprio la #9542, seguita dalla #9941 e poi dalla #73.
Il punto debole di questo procedimento, però, è che non tiene conto della visione di insieme. Supponiamo che una ipotetica immagine X abbia un tratto abbastanza raro, per esempio gli occhi, al 9%, ma in altri 3 tratti abbia una rarità irrilevante perché pelliccia, bocca e sfondo sono comuni all’80%. Una ipotetica immagine Y invece nel tratto più raro è solo al 12%, ma nelle altre 3 caratteristiche è al 15%, fatto che la rende più interessante in quanto a rarità.
Nel complesso, quindi, il Trait Rarity Ranking va bene se si cerca un particolare elemento molto raro; se no, il risultato potrebbe essere falsato rispetto al valore totale dell’NFT.
Average Trait Rarity
Un altro metodo piuttosto semplice è quello che calcola la media della rarità fra i diversi tratti, detto appunto Average Trait Rarity; si tratta proprio di un semplice calcolo della media matematica.
Torniamo alla ipotetica immagine X che ha 9% di rarità per quanto riguarda gli occhi e l’80% di rarità per la bocca. La media di queste due voci sarà calcolata con la formula matematica corrispondente, ovvero (9+80)/2, pari a 44,5%. L’altro NFT preso in considerazione, l’immaginario Y, ha invece una rarità del tratto pelliccia pari al 12% e degli occhi al 15%. La media in questo caso, calcolata sempre con la medesima formula, è di 13.5%.
Con questo metodo, l’immagine Y ha un coefficiente di rarità molto più appetibile rispetto all’immagine X, un risultato diverso da quello che era emerso con il metodo Trait Rarity Ranking.
Riprendendo come esempio le scimmie di Yuga Labs, in base alle caratteristiche che si trovano su OpenSea possiamo calcolare la Average Rarity di ciascuna. Scopriamo così che la numero #73 ha una rarità media del 4,05%, la #9941 del 6,056% e la #9542 è del 6,452%. Ne risulta una classifica completamente stravolta rispetto a quella ottenuta in precedenza.
A prima vista, il metodo dell’Average Trait Rarity può sembrare migliore, ma in realtà ci sono anche qui delle limitazioni. Contrariamente a quanto avviene utilizzando il metodo del tratto più raro, la media matematica rischia di non tenere conto di quelle immagini che hanno dei tratti rarissimi, e che proprio per questo possono assumere un valore individuale superiore a quello indicato dalla semplice media matematica.
Una ipotetica immagine Z, quindi, potrebbe avere una rarità media calcolata del 30%, e quindi posizionarsi più in basso nella classifica rispetto alla Y. Però se l’immagine avesse un tratto rarissimo, con una percentuale di rarità pari a 0.22, e altri tratti poco rari, il suo valore aumenterebbe notevolmente. Quindi, di nuovo, non è un metodo affidabile al 100%.
Statistical Rarity
Un metodo molto popolare per calcolare il valore di un NFT in base alla sua rarità è quello Statistical Rarity, ovvero un calcolo statistico che si ottiene moltiplicando tutti i coefficienti di rarità dei singoli tratti.
Per fare un esempio pratico, se la nostra immagine X ha un tratto al 10% e un altro al 50%, la sua Statistical Rarity sarà (10% * 50%) = 5%.
Applicando la suddetta formula alle caratteristiche delle tre figure della collezione Bored Ape, avremo la seguente classifica:
- #73 con un punteggio pari a 0.00000000070744;
- #9542 con un punteggio pari a 0.00000044983967;
- #9941 con un punteggio pari a 0.00000056965722.
Il calcolo in questo caso è più complesso, dal momento che si esce dalla matematica e si entra nella statistica, e quindi bisogna tenere conto anche del fatto che non tutte le immagini hanno le medesime voci (non tutte le scimmie hanno il cappello, per esempio, o la barba o altri accessori). Quello, però, che balza agli occhi è che questo metodo dà una classifica ancora diversa rispetto ai primi due.
Ne consegue che calcolare con precisione e immediatezza la rarità di un NFT, per poi potergli attribuire un relativo valore, non è un problema con soluzione immediata.
Si potrebbe pensare che il calcolo statistico sia il più corretto, ma neppure questo dà davvero una indicazione precisa sulla rarità di un NFT all’interno di una collezione perché, come visto anche nelle altre due classifiche, non tiene conto di ogni singolo aspetto.
Rarity Score
È quindi impossibile trovare individuare un punteggio di rarità da attribuire a un qualsiasi NFT? Per fortuna arriva in aiuto il fondatore di rarity.tools, che ha ideato un calcolo che tiene conto delle diverse caratteristiche in rapporto all’intera collezione presa in esame.
Si parte dall’individuazione del punteggio di rarità per ogni tratto, che si ottiene in questo modo in questo modo:
1 / ([Numero di elementi con lo stesso tratto] / [Numero totale di elementi dell’intera collezione])
Questo calcolo andrà fatto per ogni tratto. Successivamente, si dovranno sommare tutti i valori trovati per avere il punteggio totale di rarità di quel determinato NFT.
Questo semplice calcolo dà ottimi risultati e oggi viene utilizzato anche in altri siti come base per calcolare la rarità di un NFT.
Naturalmente, ogni volta avrai bisogno di calcolare la rarità di un NFT, non dovrai eseguire tutti i calcoli manualmente: ci sono dei tool specifici che permettono di vedere immediatamente il grado di rarità di un NFT. Puoi trovare l’elenco dei migliori tool nel nostro articolo su come capire la rarità di NFT.