Gli NFT, o “Non-Fungible Tokens” (Token Non Fungibili), rappresentano una tecnologia emergente nell’ambito delle criptovalute e della blockchain che hanno rivoluzionato il modo in cui possiamo possedere, scambiare e autenticare beni digitali unici su internet. A ciascun NFT vengono assegnati codici di identificazione e metadati univoci che li distinguono da qualsiasi altro token.
Gli NFT possono essere negoziati e scambiati con denaro, criptovalute o altri NFT: tutto dipende dal valore che il mercato e i proprietari hanno attribuito loro. Ad esempio, è possibile creare un token che rappresenti l’immagine di una banana per poi scambiarlo.
La principale differenza tra criptovalute e NFT è che le prime, all’interno della stessa blockchain, sono intercambiabili, mentre gli NFT, anche quando sembrano identici, sono unici e non intercambiabili.
PUNTI CHIAVE SUGLI NFT
- Gli NFT sono gettoni crittografici unici, non fungibili, che esistono su una blockchain e non possono essere replicati.
- Possono rappresentare oggetti digitali o del mondo reale, come opere d’arte e beni immobili.
- La “tokenizzazione” degli NFT rende più efficienti l’acquisto, la vendita e la negoziazione, riducendo al contempo il rischio di frodi.
- Possono rappresentare le identità degli individui, i diritti di proprietà e altro ancora.
Indice dei contenuti
Storia dei token non fungibili (NFT)
Gli NFT sono stati creati molto prima di diventare popolari nel mainstream. Secondo quanto riportato, il primo venduto è stato “Quantum“, progettato e tokenizzato da Kevin McKoy nel 2014 su una blockchain (Namecoin), poi coniato e venduto nel 2021 su Ethereum.
Questi token seguono lo standard ERC-721 (Ethereum Request for Comment #721), che definisce le modalità di trasferimento della proprietà, la conferma delle transazioni e la gestione dei trasferimenti sicuri. In breve, sono basati su smart contract.
Sei mesi dopo, viene approvato lo standard ERC-1155, che raggruppa più token non fungibili in un unico contratto, riducendo così i costi di transazione.
Come funzionano gli NFT
Gli NFT sono creati attraverso un processo chiamato “minting“, in cui le informazioni vengono registrate su una blockchain. Il processo comporta la creazione di un nuovo blocco, la convalida delle informazioni da parte di un validatore e la chiusura del blocco. Questo processo spesso comporta l’incorporazione di contratti intelligenti che assegnano la proprietà e gestiscono la trasferibilità del medesimo. Quando i token vengono coniati, ricevono un identificatore unico direttamente collegato a un indirizzo sulla blockchain. Ogni token ha un proprietario e le informazioni sulla proprietà (cioè l’indirizzo in cui risiede il token coniato) entrambi sono pubblicamente disponibili. Ad esempio, se vengono coniati 5.000 NFT dello stesso identico oggetto (come i biglietti d’ingresso al cinema), ogni token ha un identificatore unico e può essere distinto dagli altri.
Blockchain e fungibilità
Come il denaro fisico, le criptovalute sono generalmente fungibili da un punto di vista finanziario, il che significa che possono essere scambiate una con l’altra. Ad esempio, un bitcoin ha sempre lo stesso valore di un altro bitcoin in un determinato scambio, analogamente a come ogni banconota da un dollaro della valuta statunitense ha un valore di scambio implicito di 1 dollaro. Questa caratteristica di fungibilità rende le criptovalute adatte come mezzo di transazione sicuro nell’economia digitale.
Al contrario, gli NFT cambiano il paradigma delle criptovalute, rendendo ogni token unico e insostituibile, e non permettendo a un token non fungibile di essere “uguale” a un altro. Gli NFT sono rappresentazioni digitali di beni e possono essere paragonati a passaporti digitali, poiché ciascun token contiene un’identità unica e non trasferibile che lo distingue dagli altri. Sono anche estensibili, il che significa che è possibile combinare un NFT con un altro per creare un terzo NFT unico.
Esempi di NFT
Forse il caso d’uso più famoso per gli NFT è quello dei cryptokitties. Lanciati nel novembre 2017, sono rappresentazioni digitali di gatti sulla blockchain di Ethereum.
Nel giro di poche settimane dal lancio, una moltitudine di fan ha speso 20 milioni di dollari di etere per acquistarli, nutrirli e allevarli. Alcuni appassionati hanno addirittura speso fino a 100.000 dollari.
Il caso più recente, invece, è il Bored Ape Yacht Club. Questa collezione è stata creata da un gruppo di artisti e sviluppatori noti come “Yuga Labs“. Ogni NFT rappresenta una “scimmia” digitale unica, ciascuna con un aspetto e una personalità distinti. Questa collezione ha ottenuto un’enorme attenzione mediatica, con prezzi che variano notevolmente in base all’aspetto e alle caratteristiche di ciascuna scimmia digitale.
All’inizio del suo avvento, parte del mercato degli NFT era incentrato sull’arte digitale e sugli oggetti da collezione, ma nel tempo si è evoluto. Per esempio, il popolare mercato di OpenSea ha diverse categorie di NFT:
- fotografia: i fotografi possono tokenizzare il loro lavoro e offrire una proprietà totale o parziale. Ad esempio, l’utente OpenSea erubes1 ha una collezione “Ocean Intersection” di bellissime foto di oceano e surf con diverse vendite e proprietari;
- sport: collezioni di arte digitale basate su celebrità e personaggi dello sport;
- carte collezionabili: in questo caso digitali alcune sono da collezione, altre possono essere scambiate nei videogiochi;
- utilità: sono NFT che possono rappresentare un’appartenenza o sbloccare dei vantaggi;
- mondi virtuali: gli NFT dei mondi virtuali garantiscono la proprietà di qualsiasi cosa, dagli indossabili degli avatar alle proprietà digitali;
- arte: una categoria generalizzata che include tutto, dai pixel all’arte astratta;
- oggetti da collezione: come per esempio Bored Ape Yacht Club, Crypto Punks e Pudgy Panda;
- nomi di dominio: NFT che rappresentano la proprietà di nomi di dominio per il vostro sito web;
- musica: gli artisti possono tokenizzare la loro musica, concedendo agli acquirenti i diritti che l’artista vuole che abbiano.
Vantaggi dei token non fungibili
Il vantaggio più evidente è l’efficienza del mercato in quanto la gettonizzazione di un bene fisico può snellire i processi di vendita ed eliminare gli intermediari. In quanto, possono eliminare la necessità di agenti e consentire ai venditori di connettersi direttamente con il loro pubblico di riferimento.
Gli NFT possono semplificare gli investimenti. Ad esempio, la società di consulenza Ernst & Young ha sviluppato una soluzione NFT per garantire la tracciabilità della provenienza di vini pregiati per uno dei suoi investitori. Si possono usare anche per i beni immobili che vengono tokenizzati: una proprietà potrebbe essere suddivisa in più parti, ognuna con caratteristiche diverse. Ad esempio, una delle parti potrebbe trovarsi in riva a un lago, mentre un’altra è più vicina alla foresta. A seconda delle sue caratteristiche, ogni pezzo di terreno potrebbe essere unico, avere un prezzo diverso ed essere rappresentato da un NFT. In questo modo il commercio immobiliare, che ai giorni d’oggi è un affare complesso e burocratico, potrebbe essere semplificato incorporando i metadati pertinenti in un NFT unico associato solo alla porzione corrispondente della proprietà.
Infine, possono rappresentare la proprietà di un’azienda, proprio come le azioni; difatti, la proprietà delle azioni è già tracciata tramite registri che contengono informazioni come il nome dell’azionista, la data di emissione, il numero di certificato e il numero di azioni. Una blockchain non è che un libro mastro distribuito e sicuro, quindi l’emissione di NFT per rappresentare le azioni ha lo stesso scopo dell’emissione di titoli. Il vantaggio principale è che gli smart contract possono automatizzare il trasferimento della proprietà: una volta venduta un’azione NFT, la blockchain si occupa automaticamente del processo restante.
Un ulteriore vantaggio è la sicurezza dell’identità. Ad esempio, le informazioni personali memorizzate su una blockchain non possono essere accessibili, rubate o utilizzate da chi non ne possiede le chiavi.
Infine, gli NFT possono avere più proprietari, rendendo più semplice suddividere un bene digitale in quote. L’etica della tokenizzazione non deve necessariamente limitarsi agli immobili, ma può estendersi ad altri beni, come le opere d’arte. Così, non è necessario che un quadro abbia sempre un unico proprietario. Al contrario, più persone possono acquistarne una quota. Questo tipo di accordi potrebbe aumentare il valore e i ricavi del dipinto, perché più persone possono acquistare parti di opere d’arte costose rispetto a quelle che possono acquistare pezzi interi.
Come si acquistano gli NFT?
Molti NFT possono essere acquistati solo con ether (ETH); di conseguenza, il primo passo è possedere questa criptovaluta e conservarla in un portafoglio digitale. Si possono acquistare tramite dei mercati online tra cui i più popolari sono OpenSea, Rarible e SuperRare.
Gli NFT sono sicuri?
I token non fungibili, che utilizzano la tecnologia blockchain, sono generalmente impossibili da violare. Tuttavia, l’anello debole di tutte le blockchain è la chiave del vostro NFT. Il software che memorizza le chiavi può essere violato, e i dispositivi su cui si tengono le chiavi possono essere persi o distrutti. Pertanto, gli NFT sono sicuri solo se le chiavi vengono protette adeguatamente.
Per cui possono innovare i sistemi finanziari creando sofisticati sistemi di negoziazione e di prestito per diversi tipi di beni, dagli immobili ai contratti di prestito alle opere d’arte.
L’idea di rappresentazioni digitali di beni fisici non è nuova, così come l’uso dell’identificazione univoca. Tuttavia, combinando questi concetti con i vantaggi di una blockchain resistente alle manomissioni, smart contract e automazione, si crea una forza di cambiamento estremamente potente.