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Chi è Beeple

Beeple è un artista. Realizza arte digitale: pixel su schermi raffiguranti immagini bizzarre, esilaranti, inquietanti e talvolta grottesche.

Ad esempio, una recente opera dal titolo “Trump Dominating Covid” raffigura Donald Trump con una maschera di pelle sul viso e copricapezzoli da spogliarellista, mentre frusta una particella del coronavirus.

Beeple ha 1,8 milioni di follower su Instagram e già dal nome della sua pagina (beeple_crap, ovvero “le stronzate di Beeple”) è possibile comprendere il linguaggio utilizzato: un linguaggio colorito e, spesso, scurrile, come quello che troviamo nella sua arte.

La casa d’aste britannica Christie’s lo ha definito “Un artista digitale visionario in prima linea negli NFT”. Si è immerso per la prima volta nel mondo degli NFT ad ottobre del 2020 e ha dichiarato che l’artista Pak sia stato fondamentale per lui all’inizio di questa sua nuova avventura.

Le sue opere sono state mostrate in due spettacoli del Super Bowl e almeno in un concerto di Justin Bieber, ma non in gallerie d’arte o nel mondo dell’arte tradizionale. Eppure a dicembre la prima asta della sua arte gli ha fatto incassare 3,5 milioni di dollari in un solo fine settimana.

Chi è Beeple

Chi c’è dietro tutto questo? Un certo Mike Winkelmann, nato nel 1981, padre di due figli, marito di un insegnante, residente in un sobborgo di Charleston, in South Carolina, possessore di una Toyota Corolla “piece of shit”.

Cresciuto a Wisconsin, si è laureato in Informatica alla Purdue University nel 2003. Un grafico che ha progettato siti web per aziende e che ha iniziato il suo primo grande progetto nel 2007, creando e pubblicando un’opera d’arte digitale, ogni giorno, dal primo all’ultimo giorno.

Inizialmente le sue opere era solo disegni, poi è passato all’arte digitale creata con programmi come Cinema 4D e Octane. Le rappresentazioni vanno dal commento politico agli abstract e alle satire. Non ha perso un solo giorno, compreso il suo matrimonio e la nascita dei suoi due figli. Il lavoro prodotto nei primi 5.000 giorni ha dato vita all’opera “Everydays”, venduta dalla casa d’aste Christie’s per 69,34 milioni di dollari.

everydays the first 5000 days

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Gli anni prima del successo

Anche prima che Beeple entrasse nel circuito dell’arte mainstream, ha realizzato progetti da freelance per aziende che lavorano su eventi come l’MTV VMA e il Super Bowl. Ha creato immagini per artisti come Ariana Grande, Justin Bieber, Childish Gambino, Nicki Minaj e Shakira. Tra i suoi clienti ci sono SpaceX di Elon Musk e Apple.

I suoi cortometraggi sono stati proiettati alla Miami Art Basel, al Prix Ars Electronica, alla Biennale di Sydney e all’Ann Arbor Film Festival; i suoi disegni, invece, sono stati presentati durante la sfilata della collezione SS19 di Louis Vuitton alla Paris Fashion Week ad ottobre 2018. Più recentemente, i suoi NFT sono stati incluso nel gioco Louis: The game.

Beeple nel mondo artistico

Ad ottobre 2020, Beeple ha venduto la sua prima collezione di NFT (un paio a $ 66,666.66 ciascuno). A dicembre 2020, Everydays è stata venduta per 3,5 milioni di dollari. Successivamente, a febbraio 2021, una delle sue prime opere d’arte NFT, venduta per $ 66,666.66, è stata rivenduta per $ 6.6 milioni. A marzo 2021, Everydays ha battuto il suo record ed è stata venduta dalla casa d’aste Christie’s per 69,34 milioni di dollari. L’opera è stata esposta anche al primo festival NFT, Dreamverse, che si è tenuto a New York. Beeple è stato anche classificato al primo posto nella recente lista NFTy 50 di Fortune.

Dunque, Beeple è Mike Winkelmann. Mike Winkelmann è Beeple. E negli strani mondi dell’alta moda, dell’arte e delle criptovalute, non c’è niente di più strano di questa storia.